Diritto autore: SIAE, per 85% italiani giganti web devono pagarlo

(AGI) – Roma, 18 mar. – “A poco piu’ di due mesi dalle elezioni europee, un sondaggio condottoda Harris Interactive in Francia, Germania, Polonia, Spagna, Italia, Repubblica Ceca, Grecia eRomania, mostra che l’Europa vuole una maggiore regolamentazione per i giganti del web comeGoogle e Facebook”. E’ quanto sottolinea la Siae in una nota stampa. “In particolare – aggiunge lasocieta’ degli autori e degli editori -, per quanto riguarda l’Italia, l’86% degli intervistati dichiarapieno consenso all’imposizione fiscale sulle entrate realizzate da queste aziende all’internodell’Unione Europea e l’81% ritiene che i colossi del digitale si espongano solo per proteggere ipropri interessi economici e non per il bene comune. L’85% degli intervistati, inoltre, risponde conun chiaro si’ all’introduzione di una regolamentazione che garantisca ad autori, editori e artisti unaadeguata protezione e remunerazione circa la distribuzione delle loro opere sulle piattaformedigitali. Questo – prosegue la Siae – e’ un messaggio forte e chiaro per i parlamentari comunitariche saranno chiamati a decidere nei prossimi giorni sulla Direttiva in materia di copyright e che igiganti del web stanno cercando di ostacolare con forza.
(AdnKronos)

La Siae rimarca anche che, secondo i dati emersi nella ricerca, i cittadini europei “ritengono inoltre che i giganti del tech statunitensi non stiano giocando pulito: il 74% degli intervistati dichiara infatti che queste realtà quando escono allo scoperto lo fanno per proteggere i loro vantaggi economici e non certo per l’interesse degli utenti. Stiamo infatti parlando di aziende con massicce infrastrutture di comunicazione con cui portano avanti le proprie agende politiche e commerciali e che investono budget milionari per difendere le proprie posizioni”. Il voto finale riguardante la Direttiva europea sul copyright è previsto nel corso della sessione plenaria del Parlamento Europeo del 25-28 marzo. Il testo è frutto di un lavoro legislativo durato quasi tre anni, con l’obiettivo di portare un maggiore equilibrio nelle relazioni economiche tra le potenti piattaforme del web come YouTube, Facebook, Google News e autori, editori o artisti le cui opere contribuiscono in modo sostanziale al successo delle piattaforme stesse. La Direttiva sul copyright fornirà pertanto una certezza giuridica alla community dei ”creators” e all’intero settore della cultura garantendo allo stesso tempo il più ampio accesso a materiale educativo, testi e data mining e migliori condizioni contrattuali per politiche remunerative più eque.

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