DIRITTO D’ AUTORE: PRECISAZIONE SIAE SU VICENDA SOUNDREEF

Roma, 17 ott. (AdnKronos) – “Con riguardo all’ operazione mediatica intrapresa da e su Soundreef Limited e relativa alla
strumentalizzazione di una ordinanza del Tribunale di Milano (che
peraltro non riguarda Siae che non era parte del giudizio), Siae
stessa ritiene utile chiarire alcuni aspetti fondamentali. Il primo: l’ ordinanza sopra citata è stata emessa in ragione della espressa circostanza che Soundreef ‘ sostiene di non svolgere in Italia alcuna attività di intermediazione'”. Lo sottolinea il Direttore Generale di Siae, Gaetano Blandini,
“Il secondo: ove non fosse vero il presupposto indicato
dall’ ordinanza, l’ operato di Soundreef risulterebbe per certo
illegittimo anche alla luce della Direttiva 2014/26/UE. Il terzo: la direttiva non vieta in alcun modo né è incompatibile con il ruolo esclusivista della Siae; quest’ ultima, pertanto, resta ferma nello svolgimento delle attività affidatele dalla vigente legge sul diritto d’ autore”, aggiunge il dg Siae.
“Il quarto: secondo la Direttiva gli ‘ organismi’ deputati alle
attività di raccolta (preso gli utenti) e ripartizione (in favore dei titolari del diritto) dei proventi derivanti dalle licenze di diritto d’ autore dovranno obbligatoriamente avere la forma a ‘ base associativa’ tipica proprio della Siae; non invece assetti privi di trasparenza (o peggio estero vestiti), né ancora scopo di lucro (cioè quello di procurare utili ai soci di capitale e non la ripartizione di tali utili ai titolari del diritto d’ autore)”, prosegue Blandini.

“Il quinto: la Direttiva – che non tende in alcun modo
alla polverizzazione del diritto d’ autore bensì al suo rafforzamento –
si preoccupa di facilitare il mercato attraverso la regolamentazione delle licenze multiterritoriali per musica on line (rilascio di licenze che abbiano valenza in più paesi europei) ; attività, quest’ ultima, già ampiamente avviata dalla Siae in anticipo rispetto al futuro recepimento della Direttiva”, sottolinea ancora il dg Siae.
“Siae, dunque, – conclude Blandini – tutelerà le proprie ragioni – e quelle dei propri associati – nei confronti di tutti quei soggetti che dovessero svolgere attività in contrasto con le attuali disposizioni di legge ovvero in contrasto con la stessa Direttiva”, conclude Blandini.

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