Musica: Benini – Sangiorgi, e’ bene comune che va tutelato

Ansa 21/08/2017
LUNEDÌ 21 AGOSTO 2017 11:59:36
(ANSA) – ROMA, 21 AGO
“La musica e’ un bene comune del
patrimonio culturale del nostro paese. Per questo motivo
riteniamo che non vada lasciato in mano ai privati in un mercato
di liberalizzazione selvaggia frammentato che danneggerebbe solo
le piccole realta’ musicali ma al contrario vada gestito da
soggetti forti, rappresentativi di tutti i soggetti, per essere
forti con i grandi player mondiali della distribuzione e
diffusione della musica on line e sotto uno stretto controllo
pubblico che la renda piu’ trasparente ed efficiente”.
Lo scrivono in una lunga nota gli editori e produttori discografici
Massimo Benini (Irma Group) e Giordano Sangiorgi (Materiali
Musicali).
“A tale proposito riteniamo che, come parte integrante della
cultura del nostro Paese, i Diritti d’Autore, continua la nota, debbano e possono essere gestiti solamente sotto il costante
controllo di un Ente “pubblico” che non ha scopo di lucro ed e’
rivolto solo agli interessi degli Autori. Affinche’ tale bene
prezioso, cioe’ il patrimonio culturale musicale del nostro
Paese, non si trovi con una liberalizzazione selvaggia dei
mercati, in mano a societa’ private (provenienti anche
dall’estero con fiscalita’ penalizzanti per l’Italia) che hanno
come unico interesse quello di fare profitti, porterebbe
inevitabilmente alla morte della creativita’ italiana, quella che
nasce dal basso e quella che negli anni passati
ha garantito l’identita’ musicale del nostro Paese.
Vi saranno sempre meno risorse per i giovani che si affacciano sul mercato, e quelli
che oggi sono considerati i Piccoli Autori e i Piccoli Editori,
con il crollo dei loro incassi perderebbero anche la speranza di
poter crescere e con questo direbbero addio a quella Tutela del
loro (seppur piccolo) Diritto musicale che oggi consente loro di
sopravvivere”.
COM
CNZ
21 AGO
17 11:56 NNN
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