Ministro Franceschini: nessun rapporto tra prezzo di vendita ed equo compenso

(AGI) – Roma, 9 lug. – Il prelievo non e’ quindi una tassa e le nuove tariffe sono molto piu’ basse rispetto a quelle esistenti negli altri grandi Paesi dell’Unione Europea. Voglio anche aggiungere che non c’e’ nessun rapporto tra il prezzo di vendita di un apparecchio come uno smartphone e il compenso che viene prelevato ai produttori: infatti, in Francia, il prelievo su uno smartphone con 16 Gb di memoria e’ di 8 euro, ovvero il doppio rispetto all’Italia, e l’apparecchio viene venduto a 709 euro. In Germania, sempre su uno smartphone, il compenso prelevato e’ di 36 euro e il prezzo di vendita e’ 699 euro. In Italia, fino ad oggi, il, compenso prelevato su quello stesso smartphone e’ stato di 0,90 euro, ma l’apparecchio era venduto a 729 euro, cioe’ ad un prezzo piu’ elevato rispetto alla Francia e alla Germania. Non c’e’ quindi alcun rapporto con il prezzo di vendita, che dipende invece da altri fattori”. Franceschini ha infine evidenziato di aver aggiornato le
tariffe “sulla base di un lavoro durato mesi, gia’ iniziato prima del mio insediamento, e che io ho completato. Le tabelle che ho preso per decidere le nuove tariffe – ha specificato il ministro erano state fatte da un comitato tecnico-scientifico composto da tutte le parti interessate”

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