SIAE su Copia Privata: Confindustria digitale vende Paese alle multinazionali

Dg Blandini: Noi a difesa degli autori e della nostra economia

(ANSA) – ROMA, 26 GIU – “Sembra piuttosto chiaro che
Confindustria digitale non reputi la cultura una priorità del
nostro sistema economico”. Così Gaetano Blandini, direttore
generale della Siae, commentando le dichiarazioni di Elio
Catania, Presidente di Confindustria Digitale. “Catania continua
a sostenere che la copia privata sia ingiustificata e
soprattutto che rappresenti interessi unilaterali: o Catania non
sa bene come funziona l’ economia, oppure é in malafede e vuole
vendere l’ Italia alle grandi multinazionali tecnologiche che
pagano le tasse in altri Paesi e che non contribuiscono allo
sviluppo del nostro. Sostenere la creatività italiana, invece,
significa tutelare un settore produttivo dell’ Italia che traina
tutta l’ economia nazionale, e che fornisce contenuti per le
nuove tecnologie, senza i quali le multinazionali, che Catania
difende, non guadagnerebbero un euro!”.
“Il provvedimento – prosegue Blandini – é una misura
riconosciuta in tutti i principali paesi europei: basti pensare
che in Francia, dove il compenso di copia privata per uno
smartphone, ad esempio, va dagli 8 ai 16 euro (contro i 4/5,20
euro dell’ Italia), il mercato é cresciuto del 35%”. “Inoltre –
conclude Blandini- la creatività del nostro Paese e le migliaia
di donne e di uomini che lavorano nell’ industria culturale
italiana, nomi noti e non noti, che si sono espressi a favore
della copia privata, penso meritino più rispetto e
considerazione di quanto il disprezzo di Confindustria digitale
stia dimostrando. Per loro quelle voci, che sono un traino
decisivo della nostra economia, evidentemente non sono
abbastanza rilevanti”

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