DIRITTO D’AUTORE – Franceschini : meglio esclusiva SIAE

(ANSA) – ROMA, 30 MAR – L’ audizione di Franceschini davanti
alle commissioni cultura di Camera e Senato si é svolta in vista
della scadenza, fissata ad aprile, per il recepimento della
direttiva Ue sulle società di collecting del diritto d’ autore.
Il ministro, che all’ inizio del mandato si era dichiarato
tentato dalla strada della liberalizzazione, spiega di aver
cambiato idea, sulla base dell’ esperienza di questi mesi di
governo, ma anche nel confronto con l’ estero: “In Francia hanno
scelto una liberalizzazione verticale che comporta un mucchio di
problemi e anche un indebolimento nelle trattative”, dice. E
ribadisce: “Sulla base dell’ esperienza dico quindi che secondo
me conviene conservare, riformandola, una cosa che ci rende
forti al tavolo della trattativa con l’ Europa e di fronte ai
colossi della rete”.
“Se io potessi scegliere – sottolinea – direi che serve
un’ unica società europea. E saremmo piccoli anche così, ma la
società unica europea e’ ancora utopia, nel frattempo procedere
alla riforma della Siae”. “Alcune cose sono già state fatte –
sottolinea – c’é un nuovo presidente giovane e competente e
abbiamo stabilito che dal 2016 la Siae deve destinare dieci
milioni di euro per i giovani. Abbiamo la possibilità di
intervenire legislativamente per regolamentare le cose che non
vanno utilizzando la direttiva Ue per stabilire i binari di una
riforma”.
Lo strumento, precisa, potrebbe essere in questo caso “un
emendamento alla legge comunitaria” nel quale indicare “i
paletti necessari per la profonda riforma” dell’ ente. Tra le
possibilità, indica, anche quella di “decidere le attività per
le quali non si devono raccogliere i diritti”, come per esempio
“i concerti di giovani esordienti o particolari eventi”. Insomma
– conclude Franceschini – “io penso che questa sia la strada che
conviene al paese, poi certo il Parlamento é sovrano”.

Ministro a Parlamento, serve riforma ma così più forti in Ue
(ANSA) – ROMA, 30 MAR – La Siae “ha bisogno di una profonda e
urgente riforma”, ma nelle condizioni attuali “conviene al
Paese” presentarsi in Europa e al mondo con una sola società
invece che puntare sulla liberalizzazione. Lo dice il ministro
Franceschini intervenuto alla Camera sulla direttiva Ue per il
diritto d’ autore. “Serve avere uno strumento che ci consenta di
andare forti al tavolo con gli altri partner europei e poi forti
nel mercato globale. Il fatto che non funziona come dovrebbe non
e’ un buon motivo per cambiare sistema”

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