10 proposte per salvare la musica in Italia.

LA CRISI DEL SETTORE MUSICALE AL TEMPO DEL COVID-19

LA NECESSITA’ DI UN INTERVENTO MIRATO PER SALVARE UNA FILIERA

10 PROPOSTE
PER SA LVA RE LA MUSICA IN ITA LIA

La filiera m usicale italiana costituisce un insieme di vibranti e creative realtà che non rappresentano solo una rilevante espressione della cultura del nostro Paese ma anche un comparto industriale complesso e ramificato che si esprime solo nella fase finale in un concerto dal vivo o in una registrazione discografica.

Com plessivam ente, secondo gli ultim i dati di Italia Creativa, raccolti da EY, l?intero complesso musicale vale quasi cinque m iliardi di euro, occupando oltre 16 9 m i l a p e r s o n e .

Un settore che direttam ente rappresenta artisti, autori, editori, etichette discografiche, produttori di eventi live, lavoratori e tecnici con specifiche competenze, oltre ovviam ente a tutto l?indotto indiretto e alla gestione e distribuzione di royalty agli aventi diritto e i media collegati (piattaform e digitali, radio, TV).

LA CRISI DEL COVID-19 E IL BLOCCO DELLE ATTIVITÀ

Con il decreto del 4 m arzo 2020 il Governo ha sospeso le m anifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura. In seguito sono state chiuse, prim a a livello locale, poi a livello nazionale tutte le attività com m erciali incluse ovviam ente anche gli esercizi attivi nel com m ercio di m usica registrata. L?im patto di tali interventi è subito em erso nella sua m agnitudine.

Secondo le stim e di Assom usica, a fine stagione estiva am m onteranno a circa 350 m ilioni di euro le perdite per il solo settore del live. A questo danno vanno aggiunte poi anche le perdite legate all’indotto, che l?Associazione stim a in circa 600 m ilioni di euro. A livello di econom ia del lavoro, solo per gli eventi di m usica popolare contem poranea lavorano circa 60 m ila persone, famiglie e imprese che necessitano di uno sforzo e un supporto finanziario straordinario e duraturo da parte delle Istituzioni. A questo si sono ben presto aggiunti i danni relativi al m ancato versam ento dei diritti d?autore e connessi, in relazione alla m ancata attività dal vivo ed alla chiusura degli esercizi com m erciali, discoteche, palestre, ad altri luoghi di aggregazione.

Il potenziale danno, per gli autori e per gli editori m usicali, è stim ato da Siae in term ini di mancati incassi per diritto d?autore, per il 2020, a causa del lock down e delle sue conseguenze in circa 200 m ilioni di euro, cifra destinata a crescere esponenzialm ente in base alla durata dell?em ergenza sanitaria ed in base alle tem pistiche di graduale riapertura delle diverse attività.

Le vendite di prodotto fisico (CD e vinili) sono crollate di oltre il 70 % tra m arzo ed aprile (dati FIMI) e anche il digitale, a causa della contrazione di novità in uscita (per l?im possibilità di presentare novità e per la chiusura delle sale di registrazione) non è in grado di com pensare il declino generale. Si prevede un durissim o contraccolpo con oltre 100 m ilioni di m ancati ricavi solo nel 2020.

GLI EFFETTI SUL LAVORO

Il ferm o delle attività ha prodotto in poche settim ane effetti catastrofici sull?occupazione del settore. Se si considerano i num eri del 2019 della Fondazione Sym bola, che include tutti lavoratori della ?event industry?il num ero di lavoratori im piegati nel 2019 era di 416.080 addetti. Questo porta il num ero di persone che oggi non stanno lavorando a circa 374.000.

In questo m om ento, dunque, a seconda delle stim e, ci sono tra le 300.000 e le 380.000 persone legate al m ondo dello spettacolo e della cultura che in Italia non stanno lavorando. In questo am bito la gran parte è legata al settore m usicale. Non si tratta solo del ferm o di artisti e m usicisti. Con il blocco delle attività sono ferm i tecnici, operai, m acchinisti, fonici e tecnici di sala di registrazione, titolari e dipendenti di esercizi com m erciali di prodotti m usicali. Piccole strutture com e i live club sono in grave sofferenza.

GLI INTERVENTI DEL CURA ITA LIA

Nelle scorse settim ane il Governo ha adottato alcune m isure con il decreto Cura Italia. Tali m isure sono risultate essere solo parzialm ente utili per im prese del settore m usicale e per i lavoratori del settore.

In particolare, l?articolo 89, che istituisce nello stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turism o due Fondi volti al sostegno dei settori dello spettacolo, del cinem a e dell?audiovisivo a seguito delle m isure adottate per il contenim ento del COVID-19, con uno stanziam ento com plessivo, per il 2020, di 130 m ilioni di euro. Nello specifico, si dispone che un Fondo è di parte corrente e ha una dotazione di 80 m ilioni di euro; l?altro è di parte capitale e ha una dotazione di 50 m ilioni di euro. Le m odalità di ripartizione e assegnazione delle risorse agli operatori dei settori, inclusi artisti, autori, interpreti ed esecutori, “tenendo conto altresì dell?im patto econom ico negativo conseguente all?adozione delle m isure di contenimento del COVID-19” devono essere definite con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali e per il turism o, da adottare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge.

Tale previsione non include le im prese m usicali, ed in particolare produttori fonografici ed editori m usicali. Em endam enti presentati da vari gruppi parlam entari in Senato per estendere tale stanziam ento al settore m usicale non sono state accolte.

Gli stessi 600 euro per i lavoratori dello spettacolo non coprono tutte le realtà di lavori a chiam ata e ad interm ittenza, che m eritano invece protezione e sostegno in questa fase di chiusura delle attività.

LA CRISI DI LIQUIDITÀ E IL RISCHIO DI DEFAULT DEL SETTORE MUSICALE

Con la crisi del Covid-19, da febbraio 2020 m oltissim e im prese m usicali in Italia stanno subendo un vertiginoso crollo dei fatturati, che sta prosciugando la liquidità, a fronte di esborsi che restano necessari (fornitori,dipendenti,fisco,banche).

Le riserve di cassa si stanno azzerando rapidamente e tante imprese non riusciranno a far fronte ai pagam enti con una diffusa crisi di solvibilità nel settore, anche per im prese con bilanci solidi prim a del Covid-19.

GLI INTERVENTI URGENTI

La particolare connotazione del settore m usicale, a cavallo tra cultura e industria e con un alto fattore di rischio d?im presa, legato alla volatilità del prodotto, i cui ritorni di investim ento spesso sono in grado solo di ripagare una grande fetta di prodotti che non hanno raggiunto il breakeven ne fa un settore fragile e ad alto rischio. Le m isure più efficaci da assum ere con urgenza sono tante.

Qui di seguito 10 proposte per salvare la filiera. N.1

Aum ento del fondo em ergenze (Art. 89 ? DL Cura Italia) a 200 m ilioni ed elaborazione di criteri oggettivi per la ripartizione del Fondo Em ergenze di cui all?art. 89 per i settori culturali colpiti dalla pandem ia; le risorse dovrebbero essere allocate prendendo com e param etro di riferim ento le percentuali effettive di calo di fatturato, in m aniera m isurabile e certa, con una quota di riparto preferenziale per quei soggetti e quelle imprese che non usufruiscono di contributi pubblici e che quindi non godono di una rete di protezione. In questa fase di azzeram ento dei consum i, è essenziale e im prescindibile difendere i soggetti più vulnerabili e m eno protetti dalle pubbliche istituzioni. È altresì im prescindibile non fare differenziazioni di genere, garantendo quindi il sostegno a tutti i settori dell?industria m usicale, dal live, alle im prese fonografiche e all?editoria m usicale.

N.2
Un contributo a fondo perduto per i m esi perduti a causa del lockdown alle im prese m usicali.

N.3

Sospensione di tasse e contributi per le industrie del settore musica per l?esercizio 2020, posticipando le contribuzioni con un m eccanism o di rateizzazione pluriennale. Ricordando che la discrim inante del calo di fatturato nel periodo di em ergenza non è un m etro sufficiente di valutazione tenendo conto che molte fatture non vengono saldate per mancanza di liquidità e che alcuni com parti del settore m usica, com e il diritto d?autore e i diritti connessi, subiranno un im patto negativo ancora superiore a quello attuale nei prossim i due anni.

N.4

Estensione della durata dei voucher da 12 a m inim o 18 m esi per i concerti annullati (art. 88 DL Cura Italia).

N.5

Creazione di un bonus cultura per le famiglie (estendendo l?attuale bonus per i diciottenni). L?estensione del tax credit per le produzioni m usicali, oggi previsto solo per l?opera prim a, seconda e terza a tutte le produzioni, così com e avviene nel cinem a.

N.6

IVA al 4% per la m usica e lo spettacolo, così com e avviene per i libri. La discrim inazione sull?im posta è storicam ente incom prensibile e lo è tutt?ora in questa fase di crisi sistem ica nella quale è necessario al più preso rilanciare i consum i.

N.7

L?annunciato ?reddito di em ergenza? deve coinvolgere anche figure anom ale, contratti a chiam ata e precari vari, del settore dello spettacolo ad oggi non ricom presi nell?articolo 38 relativo all?indennità ai lavoratori dello spettacolo, articolo che ha introdotto troppe variabili che esclude m oltissim i lavoratori.

N.8
Revisione delle pendenze erariali per gli organizzatori di spettacoli dal vivo per appianare tutte

le asim m etrie nell?applicazione dell?IVA sugli spettacoli dal vivo. In particolare:

  • –  occorre precisare che l?IVA sulle ?prestazioni di spettacolo?deve essere un?IVA agevolata al 10% anche sulle operazioni funzionali e che sono connesse alla realizzazione dello spettacolo e alla connotazione artistica del m edesim o (e cioè l?IVA deve essere agevolata anche per il service fonico e di luci che sono orm ai im prescindibili e necessarie, com e anche per i num erosi facchini che devono essere parte delle troupes);
  • –  in deroga all?attuale sistem a, per settore della m usica popolare contem poranea e dei prom oter in particolare chiediam o una com pensazione dell?IVA rapida e im m ediata: la categoria deve già lavorare con contratti che i piccoli comuni onorano con 18 mesi di ritardo; alm eno il rim borso IVA deve essere in questo 2020 rapido e tem pestivo, entro 30/45 giorni. Ovvero articolare un sistem a di com pensazione funzionale ed efficiente per questa fase di crisi dovuta al Co-vid-19;
  • –  superam ento del regim e di ?Split Paym ent?: in questo m om ento di contrazione totale dei consum i diventa necessario il superam ento di questo regim e che ha azzerato la liquidità delle aziende, specie quelle che lavorano con la pubblica am m inistrazione N.9 Apertura di un tavolo tecnico di confronto con il Comitato tecnico-scientifico e la Task Force presieduta dal Dott. Colao con la presenza di una rappresentanza delle Associazioni in grado di fornire indicazioni sugli strumenti di controllo e prevenzione da adottare in futuro alla ripresa delle attività ?live?. In questa sede dovranno anche essere studiati sistem i per la form azione del personale di sicurezza sull?utilizzo delle strumentazioni ? come termoscanner ? per la ripresa dell?attività dei concerti live. N .10
    Certezza sui tem pi per la ripresa delle attività ai fini di una efficace program m azione dei lavori. *** Insiem e a queste m isure non possiam o dim enticare l?im portanza di una corretta approvazione della direttiva Europea sul copyright, strum ento che se già in passato era considerato essenziale per proteg-gere i diritti degli artisti, degli autori e delle im prese, oggi diventa di straordinaria urgenza.
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